Ginecomastia: aumenta il numero degli uomini italiani che ricorrono al chirurgo per ridurre volume del seno
pubblicato il 20 marzo 2014 13.08
da Gianluca Campiglio in News
Secondo i dati raccolti dall'Associazione Italiana di Chirurgia Plastica Estetica (AICPE), in Italia nel 2011 le operazioni di ginecomastia sono state 1.523, pari al 4,45% del totale, con un incremento del 20% rispetto all'anno precedente. ''La tendenza ricalca quella di altri paesi come gli Stati Uniti dove la ginecomastia è il quarto intervento più eseguito tra gli uomini con 17.645 interventi nel 2011'' segnalano i soci Aicpe, ''in Inghilterra è al secondo posto e rispetto al 2010 e' cresciuta del 7%, mentre dal 2008 del 144%''. Tra le cause anche l'uso di antidepressivi e cannabis - ''Il problema - afferma il dottor Gianluca Campiglio, specialista in Chirurgia Plastica a Milano e membro del direttivo AICPE - colpisce soprattutto i giovani sotto i 30 anni, spesso affetti da disturbi ormonali, e gli adulti sopra i 60 anni che si sottopongono, ad esempio, a terapie ormonali per il tumore alla prostata. Ma ci sono anche altri fattori che alterano l'equilibrio ormonale, causando lo sviluppo anomalo delle mammelle - spiega il dottor Campiglio - come l'abuso di antidepressivi o farmaci a base di digitale, cannabis e sostanze dopanti o integratori alimentari. Molti uomini utilizzano ormoni anabolizzanti per far crescere la massa muscolare, che sono la causa principale delle ginecomastie tra i 25 e i 40 anni. A questo si aggiungono gli estrogeni sintetici presenti nella catena alimentare, in particolare nella carne''. La dieta non sempre è sufficiente - Nel caso di mammelle prominenti dovute all'accumulo di grasso spesso la dieta non è sufficiente a ridurle e gli specialisti eseguono una mini liposuzione dell'adipe a livello locale, alternativa all'operazione di ginecomastia, più complessa, che si esegue invece nel caso in cui l'ingrandimento riguarda anche la ghiandola mammaria